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Il forex non è un mercato come gli altri. Tra le differenze vi è la questione del “tempo”. Il forex è… Perenne. Tecnicamente, “non va in ferie”. Questo a differenza degli altri mercati, che sono vincolati agli orari di apertura e chiusura delle varie piazze internazionali. In verità, la cosa è un po’ più complicata. Ecco la verità.
Il forex non va in ferie, o quasi
Il forex è un mercato aperto 24 ore su 24 ma non 7 giorni su 7. Il mercato valutario, infatti, chiude il sabato e la domenica. Ad ogni modo, la caratteristica “h24” è favorita dal fatto che il forex si sviluppa principalmente online, e quindi, non avendo una sede fisica, può risultare attivo praticamente con continuità.
Il sabato e la domenica sono gli unici giorni in cui il forex “va in vacanza”. In verità, esistono giorni o comunque “frazioni di tempo” in cui il mercato valutario, pur rimanendo ufficialmente online, è così fiacco da poter essere considerato in vacanza. Ovviamente non si tratta di date formali, ma di date frutto di alcune circostanze particolari.
Le ferie del forex
Quali sono i momenti in cui il forex c’è… Eppure non c’è? Per inciso, stiamo parlando di quei giorni o di quei lassi di tempo in cui la partecipazione scende di colpo, e con essa sia la volatilità che la flessibilità. Ebbene, ciò accade quando “fuori” succede poco o niente.
Il forex non dipende dalle piazze internazionali ma è comunque legato ad esse. Semplicemente, le piazze generano un certo tipo di umore e questo impatta anche nel mercato valutario. Si può concludere, quindi che quando le piazze sono chiuse il forex soffre.
C’è un ma. Le piazze aprono in base agli orari locali ed. Dunque, quando una piazza chiude, dall’altro lato del mondo una è ancora aperta. C’è però un lasso di tempo in cui è aperta solo una, e per giunta quella più debole: l’asiatica. Questo lasso di tempo è la fascia che va dall’una di notte e le otto di mattina
