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Capire il mercato: l’oro

oro forexL’oro è un bene utilizzato in gioielleria ed elettronica, grazie alle sue qualità di conduzione, malleabilità e durevolezza.

Mettendo la chimica da parte, che non è quello che ti deve interessare, possiamo parlare dell’oro come importantissima riserva di valore.

Si, l’oro è una riserva di valore, bene rifugio per eccellenza, anche se negli ultimi anni è stato caratterizzato da una volatilità che ci cerca porti sicuri sicuramente non avrà apprezzato.

Come investire in oro

Si può investire in oro acquistando quarti, monete, lingotti e altre cose di questo genere. Successivamente possono, anzi devono essere conservate in un luogo sicuro. Questo nel caso in cui tu sia Zio Paperone, con un feticismo per la ricchezza da toccare.

Quello che però dovresti avere ormai imparato è che la ricchezza, quella vera, non si tocca. E’ il caso anche dell’oro: per investire in questo metallo non hai bisogno infatti di detenere fisicamente il metallo in questione, ma puoi utilizzare gli strumenti che la finanza ti mette a disposizione, come ETF e Futures, o altri strumenti collegati all’andamento dell’oro. 

Se ti piace il mercato azionario, puoi anche acquistare azioni di aziende che producono oro, come la Barrick Gold, Goldcorp e Kinross Gold, che sono listate al NYSE e hanno un andamento praticamente identico a quello dei prezzi dell’oro.

Cosa fa cambiare il prezzo dell’oro?

Come per tutte le cose di questo mondo, il prezzo dell’oro è stabilito dal mercato, ovvero dalla domanda e dall’offerta.

La domanda

L’oro non è domandato soltanto per gioielli ed elettronica, ma anche per essere detenuto come riserva di valore. In momenti particolarmente turbolenti per l’economia, in genere la domanda d’oro sale, ed essendo l’offerta piuttosto statica questo tende a far aumentare il prezzo abbastanza rapidamente.

L’offerta

L’offerta, oltre a quella generata da chi vuole vendere il proprio oro, è costruita dalle miniere di questo metallo: i maggiori produttori di oggi sono il Sud Africa, la Cina, l’Australia, gli Stati Uniti e il Perù.

Per alcune di queste economie la produzione del metallo giallo per eccellenza è praticamente la base di sussistenza, quindi aspettati politiche di produzione organizzate, lunghe e durature, senza sbalzi di sorta, che sono, tra le altre cose, tecnologicamente impossibili.

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