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Il termine “punto di rottura” (in inglese break point) ricorre di frequente nell’analisi tecnica del forex. Si può affermare che sia tra i segnali più importanti. La sua entrata in scena è in grado di influenzare il comportamento dei trading. Il motivo di ciò risiede nel fatto che il punto di rottura “dice” qualcosa di importante e, soprattutto, lo fa con una margine di incertezza minimo.
Supporti e resistenze
Il concetto di “punto di rottura” è legato strettamente al concetto di “supporto” e a quello di “resistenza“. Anzi, quando nel forex si parla di punto di rottura, si riferisce a un dato avvenimento che riguarda proprio la resistenza e il supporto.
Per resistenza si intende quel valore oltre il quale l’asset – nel caso del forex il cambio tra due valute – “fa fatica a salire”. La resistenza dunque “impedisce” alla coppia di intraprendere, entro un dato periodo di tempo, un trend rialzista al di sopra del suo valore..
Per supporto si intende quel valore oltre il quale l’asset fa fatica a scendere. Analogamente alla resistenza, il supporto impedisce alla coppia di intraprendere un trend ribassista al di sotto del suo valore.
Il punto di rottura
Il punto di rottura avviene quando l’asset rimbalza sul supporto o sulla resistenza in modo tale da vanificare il ruolo di queste ultime. Quando avviene un punto di rottura, si formano, infatti, un nuovo supporto o una nuova resistenza.
Ecco ciò che accade.
L’asset raggiunge la resistenza, impatta contro il “tetto” rappresentato dalla stessa, ma poi appunto rimbalza e la attraversa.
L’asset raggiunge il supporto, impatta contro il “pavimento” rappresentato dalla stessa, ma rimbalza e la attraversa.
In entrambi i casi, il punto di rottura conferma il trend in atto. Se a essere “rotta” è la resistenza, a essere confermato è il trend rialzista. Se a essere rotta è invece il supporto, a essere confermato è il trend ribassista.
