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Una situazione piuttosto paradossale quella dell’Euro in questo avvio di 2015. La moneta dell’Unione Europea sta infatti vivendo difficoltà (accolte da alcuni paesi membri come un’autentica manna dal cielo) e gli interventi della BCE non sembrano volere, almeno per il momento, provare a ristabilire i vecchi tassi di cambio.
La partita però, non si gioca a Francoforte, sede della Banca Centrale Europea, ma più precisamente ad Atene, in Grecia, dove le prossime elezioni potrebbero travolgere una moneta che sta vivendo difficoltà di tipo politico.
Se i sondaggi, che vendono in testa il partito di sinistra Syzira, dovessero risultare veri, si aprirebbe una nuova partita tra Troika e Grecia, con quest’ultima che sarebbe anche pronta, in caso di necessità, a lasciare lo spazio economico comune e l’Euro.
Una scelta che sembra essere sul tavolo dei greci ormai da qualche mese, essendo questo il punto principale sul quale hanno continuato a battere i compagni di Tspiras, leader del partito di cui vi abbiamo parlato, che affermando con uno strano senso del patriottismo europeo di voler salvare l’euro, ha detto al tempo stesso che sarebbe, proprio per gli stessi motivi, pronto a traghettare il suo paese fuori dalla moneta unica.
Una procedura possibile ma complicata
Quella di uscita dall’Euro è in realtà una procedura possibile e addirittura normata dai trattati europei. Questo però non vuol dire che si tratti di una operazione semplice da svolgere. Ci sarebbero in primis le resistenze dei paesi forti dell’UE, come Germania e Francia, che hanno tutto da perdere da un Euro che uscirebbe fortemente ridimensionato da una rottura con la Grecia.
L’appuntamento X, quello che deciderà le sorti dell’Euro per gli anni a venire, sarà ad Atene, città dove ancora una volta saranno puntati gli occhi del mondo economico e quelli degli investitori di Forex. Nel caso di vittoria di Tspiras ci si aspetta infatti un calo repentino delle quotazioni EUR nei confronti delle maggiori valute mondiali.
