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I fondi per la pensione integrativa possono essere interessanti, ma bisogna valutare se conviene davvero farli o meno. Ecco quando convengono i fondi pensione e quando si può pensare a strumenti alternativi di investimento.
Quando convengono
I fondi per la pensione integrativa sono convenienti per chi è dipendente, ma non ha uno stipendio in grado di far ottenere una pensione notevole e per chi non ha un rendimento fisso. Infatti, chi ha un contratto a tempo determinato, ha una pensione limitata, perché non versa continuamente i contributi.
Se stai cercando, invece, una forma di investimento, questo tipo di fondo non conviene. Si può ottenere un rendimento più alto con i fondi comuni, oppure investendo nel Forex. In ogni caso, chi vuole tutelarsi trova nei fondi pensione un sistema conveniente ed efficace, che si può monitorare e valutare.
Sono diverse le realtà che offrono un fondo pensione integrativo, pur di attirare nuovi clienti. Oltre ai fondi pensione “pubblici”, o meglio stabiliti dai contratti nazionali di lavoro, ci sono le varie offerte degli istituti di credito e delle compagnie di assicurazioni.
Per poter scegliere il fondo pensione più conveniente, non ti resta che leggere le condizioni e verificare le spese accessorie collegate al tuo investimento. Solo così potrai ottenere il massimo con il minimo investimento, dato che si tratta di una formula che può durare anche più di 20 anni.
Come si ottiene il denaro
I fondi per la pensione integrativa si attivano solo quando si arriva al momento della pensione. Purtroppo, però, questo tipo di fondi non funziona come assicurazione sulla vita: se il cliente muore prima di arrivare ai requisiti richiesti, automaticamente gli eredi perderanno tutto.
Una volta maturati i requisiti per la pensione, i clienti possono decidere di richiedere il pagamento in un’unica soluzione, oppure a rate, in base alle proprie esigenze.
