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Per fare trading sul FOREX è necessario un broker, spesso organizzato in agenzia, che piazzi i tuoi ordini sul mercato valutario.
Sembra facile trovarne uno: ti hanno tempestato di telefonate, di mail, di pubblicità su internet e tutti ti hanno promesso di essere i migliori. Ma da cosa si riconosce un buon broker da un cattivo broker?
Primo: un broker non è un consulente finanziario
Ripeti con me: il broker non è un consulente. Se stai cercando un consulente finanziario, cercane uno nella tua banca di fiducia. Sono due mestieri diversi, che presumono conoscenze e capacità diverse. Ti sei mai fatto operare da un farmacista? Ecco. Allo stesso modo non farti mai consigliare gli investimenti da un broker.
Secondo: chi risparmia spreca
La roba cinese costa poco e tende a durare altrettanto poco. Lo stesso discorso vale per le piattaforme e i broker di FOREX. Quando si risparmia spesso si spreca. Non scegliere quello che offre le commissioni più basse o quello che ti offre la leva più elevata. Ogni buon investitore sa che non esistono pranzi gratis.
Terzo: gente fidata. Ci sono in ballo i tuoi soldi
Ti sarai accorto che molte delle agenzie di brokering forex hanno sede fiscale in paesi esotici, principalmente per scappare da regimi fiscali troppo pesanti. Questa situazione è però a doppio taglio, dato che di broker scappati con i risparmi di onesti lavoratori se ne contano a centinaia. Se puoi fidati di un nome importante del settore, anche se le commissioni sono più alte.
Quarto: non fare il pollo
Come, non erano soltanto tre? Si, ma oggi ti becchi anche un bonus. Non farci l’abitudine, perché nel FOREX di gente pronta a regalarti qualcosa ne incontrerai davvero poca. Non fare il pollo, e se qualcosa ti sembra troppo bello per essere vero, è veramente troppo bello per essere vero.
