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Il Forex di Tokyo: come funziona la piazza del Sol Levante

japan forexIl Forex sta prendendo rapidamente piede anche tra chi, abitualmente, non ama fare trading. A giocare a favore di questo strumento sono l’estrema immediatezza, la possibilità di “farsi le ossa” con le demo, la prospettiva (solo apparente) di fare guadagni facili.

Grande attenzione è prestata non solo agli asset europei, ma anche a quelli extracontinentali. Tra questi spiccano quelli asiatici e, soprattutto, quelli relativi alla Piazza di Tokyo.

Caratteristiche generali

Le piazze asiatiche sono molto diverse da quelle occidentali (europee e americane). La differenza più grande riguarda la quantità di liquidità, generalmente assai contenuta rispetto alle omologhe USA e UE.

Le differenze si attenuano, però, quando si parla dello yen, valuta giapponese, protagonista di un numero elevato di transazioni in coppia con il dollaro. La spinta per il Forex “via yen” è determinata principalmente dall’obbligo, per chi voglia partecipare al mercato azionario nipponico, di convertire in yen gli asset detenuti in dollari statunitensi (ufficialmente USD).

Va specificato, inoltre, che la liquidità stessa subisce un aumento quando il mercato giapponese si interseca – a livello di orario – con quello europeo. In questo caso, a essere preponderante è la coppia GBP/JPY (sterlina-yen) e la volatilisima coppia EUR/JPY (euro-yen).

Orari e tempistica

Il Forex è attivo 24 ore su 24, da lunedì al venerdì. E’ intuitivo, però, quanto le transazioni possano dipendere principalmente da due ordini di fattori.

Il primo è rappresentato dagli orari di apertura delle piazze. E’ ovvio come le azioni intraprese in una piazza possano esercitare un’influenza sul Foreign Exchange Market. Dunque, occhio agli orari di apertura e di chiusura e, soprattutto, alle intersezioni.

Generalmente, al netto dell’ora legale, e prendendo in riferimento l’ora italiana, la borsa di Tokyio apre all’1 di notte e chiude alle 10. La borsa di Francoforte apre alle 8 e chiude alle 16, quella di Londra apre alle 9 e chiude alle 17. Quella di New York apre alle 14 e chiude alle 23.

Le intersezioni da tenere d’occhio, quindi, sono quella che ha luogo dalle 8 alle 10 (Tokyo-Francoforte) e quella delle 9-10 (Tokyo-Londra).

La dinamica delle coppie

La coppia EUR/JPY è molto volatile. In media, si registra un range giornaliero di circa 230 pip. I picchi di volatilità vengono toccati quasi regolarmente dalle ore 8 alle ore 9 (italiane), sebbene si ravvisi una volatilità spiccata anche alle 15. La situazione è più “tranquilla” nella tarda mattinata e alla sera.

La coppia USD/JPY è assai meno volatile. Ciò è dovuto in parte alle simulitudini tra la politica monetaria americana e la politica monetaria giapponese, entrambe espansive. Il range giornaliero medio è di circa 90-100 pip. Le ore più volatili sono quelle del primo pomeriggio (italiano), quando negli Usa è mattina e in Giappone è sera. Il resto della giornata è invece caratterizzato da una volatilità praticamente dimezzata rispetto ai picchi di cui sopra.

La coppia GBP/JPY si comporta in modo molto simile a quella tra yen ed euro. L’unica vera differenza è che i picchi, per le ragioni illustrate a metà dell’articolo, sono posticipati di un’ora.

 

 

 

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