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Le differenze tra Federal Reserve e BCE

Bernanke, presidente della FedQuesti sono tempi convulsi per l’economia occidentale. La recessione in Europa non è ancora finita, negli Stati Uniti la crescita è appena iniziata e, in generale, la strada per il ritorno ai livelli pre-crisi è ancora lunga.

In questo panorama, le banche centrali assumono un ruolo cruciale. Quelle più importanti sono la Fed e la Bce. Come operano? E quali sono le principali differenze.

Bce e Fed: due scopi differenti

La principale differenza tra la Bce e la Fed, dalla quale discendono tutte le altre, è lo scopo.

L’obiettivo della Banca Centrale Europea è il controllo dell’inflazione. Ciò rappresenta la causa di tutti i limiti operativi che “affliggono” il massimo istituto bancario.

Per controllare l’inflazione, infatti, occorre tenere d’occhio la quantità di denaro in circolazione nell’economia reale. Secondo la teoria quantitativa della moneta, la quantità di “liquidi” presenti in un sistema è direttamente proporzionale all’inflazione. Ne consegue che il core business della Bce coincide con il monitaraggio della quantità di denaro presente nel sistema economico.

Perché controllare l’inflazione? Secono alcune scuole di economisti il controllo dell’inflazione non dovrebbe essere una priorità per le banche centrali. Eppure per la Bce lo è. Questo perché l’Unione Europea è a “trazione tedesca” e i tedeschi hanno un’atavica paura dell’inflazione, causata dalla clamorosa clisi inflattiva del primo dopoguerra.

L’obiettivo della Federal Reserve è invece quello di raggiungere la piena occupazione, dunque di supportare il Governo nel perseguimento del benessere economico della popolazione. In questa prospettiva, il controllo dell’inflazione è sempre un obiettivo da raggiungere ma non è l’obiettivo più importante.

Cosa può fare la Bce e cosa può fare la Fed

Dagli scopi discendono le possibilità di azione. A scopi differenti, per quel che concerne il confronto Bce-Fed, corrispondono possibilità ancora più differenti.

Si è detto che lo scopo della Bce è controllare l’inflazione. Si è detto anche che per controllare l’inflazione occorre controllare la quantità di moneta presente nel sistema. Ne consegue che la Banca Centrale Europa non può mettere in campo misure estreme di politica monetaria espansiva, ossia strumenti che provochino l’immissione diretta di denaro nell’economia reale.

In soldoni, la Bce non può stampare moneta, perché stampare moneta vorrebbe dire creare inflazione. Tutt’al più può favorire l’immissione, ma in maniera indiretta. Può farlo abbassando i tassi di riferimento, ossia l’interesse al quale la Bce presta denaro alla banche commerciali, che poi finanzieranno (si spera) i vari soggetti economici.

E’ proprio questo l’unico strumento “decisivo” concepito in Europa: la modulazione, al ribasso o al rialzo, secondo le esigenze, dei tassi di riferimento.

La Federal Riserve ha possibilità di gran lunga maggiori. Si è detto che il suo obiettivo è la piena occupazione, si è detto anche l’inflazione per lei non è una priorità. Ne consegue che, costituzionalmente, può adottare misure di politica monetaria espansiva e può stampare moneta.

Cose che sta già facendo e che in passato ha più volte fatto. Stampare moneta, infatti, vuol dire finanziare lo Stato, che utilizza il denaro per stimolare l’economia con investimenti, welfare etc.

In definitiva, si può affermare che la Fed è una banca molto interventista, mentre la Bce non lo è praticamente per nulla.

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