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Le obbligazioni pubbliche sono una formula di investimento che si può usare per ottenere un buon rendimento, senza accollarsi i rischi di un’operazione nel breve termine. Ecco come funzionano le obbligazioni pubbliche e come investire.
Cosa sono
Le obbligazioni pubbliche sono dei titoli che vengono emessi da uno Stato, oppure da un ente pubblico in genere, per cercare investitori. Chi utilizza il titolo, sa in anticipo anche il vincolo (cioè, quando potrà ritirare i propri soldi) e la durata dell’operazione. Questi titoli possono essere con o senza cedola. Nel primo caso, il rendimento viene pagato a rate, nel secondo in un’unica soluzione, alla scadenza delle obbligazioni pubbliche.
Il rendimento dipende dalla durata delle obbligazioni pubbliche: di solito, più è alto il tasso di interesse, più rischiosa è considerata l’operazione, quindi la prudenza consiglierebbe di usare un titolo che duri di meno. Le obbligazioni pubbliche possono scadere entro un anno dall’apertura dell’operazione finanziaria, oppure durare fino a quattro anni. Alcuni titoli prevedono un rendimento decennale, ma in quel caso si preferisce il pagamento del rendimento con cedola.
Come investire
Se investi in obbligazioni pubbliche, informati sulle condizioni finanziarie del Paese su cui stai investendo: il rischio Grecia potrebbe rivelarsi anche per altri Stati, facendoti perdere non solo il rendimento, ma anche quanto hai investito. Le misure di controllo da parte dell’Unione Europea potrebbero arrivare con un leggero ritardo, rischiando di vanificare il tuo investimento.
Una volta deciso il Paese su cui investire, dopo aver valutato i rischi, puoi scegliere questi titoli per diversificare i tuoi investimenti e attuare strategie nel lungo periodo. Mentre gli investimenti nel mercato del Forex sono veloci, le obbligazioni pubbliche sono l’ideale per chi fa del tempo il suo punto di forza, senza dover valutare strategie che si chiudono nel giro di secondi.
Le obbligazioni pubbliche sono disponibili durante le aste, organizzate dallo Stato tramite intermediari convenzionati.
