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USD/CHF: tutto sulla coppia per il forex

Usd-Chf, informazioniQuando si parla di forex, l’interese è tutto, o quasi, per le coppie più famose, quelle che si compongono di valute importanti come l’euro, il dollaro, lo yen e la sterlina.

Eppure discrete opportunità di guadagno possono giungere anche da quei cambi che non conquistano la ribalta così spesso.

Tra le coppie non famose quella – per utilizzare un gioco di parole – “più famosa” è l’USD/CHF, ossia quella che si compone del dollaro statunitense e del franco svizzero.

Proprio la valuta elvetica è sicuramente la più importante tra quelle che vengono maggiormente trascurate.

La coppia dollaro-franco svizzero offre buone occasioni di guadagno in virtù del comportamento a lungo termine e della leggibilità delle banca centrale di riferimento, che in questo caso risponde al nome di Banca Nazionale Svizzera.

Le catatteristiche del franco svizzero

Il franco svizzero in questi anni di crisi, e soprattutto in questi mesi di crisi delle valute emergenti, sta ricoprendo un ruolo che gli è tradizionalmente attribuito, ma che sta diventando sempre più prominente: quello di valuta rifugio.

Questo vuol dire che nella mente degli investitori è molto scarso il rischio di deprezzamento del franco svizzero. Perché? I motivi sono due, e procedono le distanze dal camportamento della Banca Nazionale Svizzera e dalle contingenze del momento.

Il comportamento delle banche centrali e il destino dell’USD/CHF

Il comportamento della banca svizzera segue quello della Bce (primo motivo) . Non stupisce, dunque, che i tassi di interesse siano fissi allo 0,25. Questo però non ha instaurato un percorso svalutativo.

La cosa è spiegabile con la relativa solidità dimostrata dall’economia elvetica (secondo motivo), almeno in relazione a un contesto – quello europeo – assolutamente recessivo.

Il comportamento della banca americana, che prende il nome di Federal Reserve, è risaputo. Grandemente interventista, ha irrorato di liquidità il mercato con un programma molto spinto di Quantitative Easing, responsabilmente almeno in parte della progressiva – per quanto controllata – discesa del dollaro.

Queste due evenienze – stabilità del franco svizzero e indebolimento del dollaro – hanno prodotto un USD/CHF genericamente sempre in calo, almenoda due anni a questa parte.

E’ sufficiente dare un occhiata ai grafici. Questi, comunque, rivelano andamenti piuttosto frastagliati, segnali di una volatilità nella quale gli investitori possono inserirsi per guadagnare.

Ad ogni modo, il massimo raggiunto negli ultimi due anni non sfiora nemmeno la soglia 1 (0,98) mentre attualmente il cambio si aggira intorno a (0,88). Come accennato sopra, però, nel medio periodo si attende una discesa, a meno che i parametri Usa non miglioreranno così vistosamente da rafforzare il dollaro.

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