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I guadagni derivati dall’attività di Forex online vanno assolutamente inseriti nel modello 730, anche per pagare le relative tasse con il modello F24. Ecco come si pagano le tasse in base ai guadagni percepiti.
Regime dichiarativo
Il regime dichiarativo è ormai in uso tra i traders. In pratica, è lo stesso investitore a dichiarare al Fisco quanto ha guadagnato con la sua attività nel Forex e a pagare le relative tasse. Il regime dichiarativo prevede grande attenzione da parte del trader, che ogni mese dovrà valutare:
- Quanto ha investito e quanto ha perso;
- A quanto ammonta il guadagno durante l’attività di trading di un mese.
Per il nostro regime fiscale, infatti, le perdite non comportano alcuna tassa. Il trader, di conseguenza, non dovrà pensare al suo guadagno finale, ma dovrà pensare a quella che è la sua plusvalenza, cioè i guadagni totali al netto delle perdite sostenute durante l’attività di trading. Il trader dovrà usare il modello 730 unico per le persone fisiche.
Dove compilare
Per compilare correttamente il modello 730, è necessario rivolgersi a un commercialista, che calcolerà le tasse in base a quanto avrai guadagnato. Da solo, però, potrai indicare quali sono stati i tuoi guadagni netti durante l’anno. La tua dichiarazione deve essere scritta nella sezione II-B, al rigo RT41. In questa sezione, troverai la voce “Altri redditi diversi di natura finanziaria” da inserire per pagare le tasse.
L’aliquota sulle rendite finanziarie è fissata al 20% per quanto riguarda i redditi derivati dall’attività di Forex e del 12,50% per i guadagni ottenuti con i BTP del nostro Paese. La tassazione agevolata vale anche per chi investe in buoni fruttiferi, utilizzando i servizi offerti da Poste Italiane (collegata a Cassa Depositi e Prestiti). La tassazione del 20% vale anche per chi ha un conto deposito in banca o investe usando i derivati. Per saperne di più, chiedi un aiuto a un esperto contabile.
