L’inversione contabile si usa quando si guadagna da sistemi come il Forex. È una procedura che si applica ogni volta ci sia un passaggio di denaro dove, però, chi deve pagare l’Iva non è chi sta offrendo il servizio, ma chi lo sta ricevendo.
Cos’è
Si tratta di un regime fiscale che, finora, si era usato nelle ditte edili. Il sistema funzionava così: la ditta che aveva l’appalto chiamava una seconda società per farsi aiutare.
Al termine dei lavori, la seconda società fatturava alla prima senza Iva e la ditta edile più grande completava il pagamento con l’Iva mancante.
Lo stesso succede, a partire dal 1° Gennaio 2015, con i guadagni nel trading online. Il broker rilascia la fattura con i pagamenti, tuo compito sarà riconsegnare la fattura pagando l’Iva.
Come si paga l’inversione contabile
Per pagare, l’interessato (che deve avere la partita Iva) può emettere una seconda fattura a proprio nome per versare solo l’Iva, oppure aspettare il 16 di ogni mese per regolarizzare i pagamenti con l’Agenzia delle Entrate.
Tutto dipende da quanto guadagni nel Forex: se effettui molte operazioni, potresti pensare di emettere un’unica fattura e pagare l’Agenzia delle Entrate ogni mese; se stai iniziando e i tuoi guadagni sono una tantum, potrai pagare il Reverse Charge subito dopo aver ricevuto la fattura.
Il Reverse Charge è stato esteso a tantissime situazioni, molto diverse tra loro anche per i settori di riferimento: se hai difficoltà, chiedi al tuo commercialista di fiducia quale regime fiscale sia più adatto ai tuoi investimenti e come utilizzare il Reverse Charge per la tua attività online.
Ti consigliamo anche di conservare tutte le carte relative ai tuoi investimenti: in caso di controlli, ma anche per valutare le strategie che stai utilizzando (se le fatture cominciano a calare, o se valgono meno, dovresti accorgertene abbastanza facilmente!).