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La tassazione sulle obbligazioni e sugli altri titoli che si possono utilizzare sia in Borsa, sia nel mercato del Forex, incide moltissimo sul rendimento dei titoli stessi. Ecco come funziona e come sbrigare la pratica dal commercialista.
Come funziona
La tassazione sulle obbligazioni (e sui titoli che consentono un rendimento in genere) si basa su quanto hai guadagnato, quindi sulla differenza tra quanto hai investito e quanto ti è stato restituito al termine dell’operazione finanziaria. Nel caso delle obbligazioni, però, questo guadagno potrebbe non essere così chiaro. Dovrai tenere in conto di quanto hai guadagnato con:
- Le cedole una tantum;
- La differenza tra il prezzo di acquisto del titolo e il prezzo con cui hai venduto lo stesso titolo (se positiva);
- La differenza tra il prezzo di emissione e quello del tuo rimborso al termine dell’operazione (se positiva).
Se ci hai rimesso, dovrai indicarlo nella tua dichiarazione dei redditi, perché sulle perdite non puoi certo pagare le tasse! In ogni caso, tieni i documenti a portata di mano quando andrai dal commercialista per le pratiche fiscali.
Una volta che avrai la somma di tutte le variabili che ti abbiamo indicato nell’elenco in alto, dovrai calcolare il 26% del totale. In questo modo, otterrai subito quanto devi al Fisco.
Ricorda che anche chi emette il titolo deve pagare le tasse relative all’investimento che ha ricevuto: la parte delle tasse che spetta alla società “manca” dalla somma che ricevi come rimborso al termine dell’operazione finanziaria e ti viene indicata nei documenti relativi alla tua obbligazione.
Per saperne di più
Per saperne di più sulla tassazione delle obbligazioni e su come calcolare l’aliquota delle tasse da applicare alle plusvalenze, ti consigliamo di rivolgerti al tuo commercialista di fiducia, che saprà valutare la tua situazione e darti un aiuto concreto per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi.
